mercoledì 24 marzo 2010

La crostatina di pasta




...questa è stata un altra bella scoperta fatta a Napoli : la crostatina di pasta (alias timballo) che, insieme alla frittatina, sempre di pasta, è tra le specialità napoletane, forse la mia preferita (anche se insieme ad altre cosette...). Abbiamo preparato la crostatina tra sabato e domenica perchè la pasta necessitava di "riposo".
Ricetta:
500 gr di bucatini
350 gr di carne macinata di vitello o manzo
4/5 cucchiai di olio extravergine di oliva
carota, cipolla e sedano per il battutino
200 gr pisellini finissimi ( anche surgelati )
200 gr di mozzarella
100 gr di grana padano
passata di pomodoro
6 uova ( solo il bianco )
sale, pepe
olio per friggere in abbondanza (1.5 lt circa)

Per prima cosa abbiamo soffritto il battutino nell'olio, poi abbiamo aggiunto la carne macinata facendo attenzione a non far formare dei grumi, fino alla completa "doratura"; a questo punto abbiamo aggiunto i piselli e poi la passata di pomodoro, il sale e il pepe.
In una pentola abbiamo cotto la pasta (precedentemente spezzata a metà); giunti a metà cottura,
abbiamo aggiunto il sugo, mescolato ben bene insieme al grana e preparato gli stampi, precedentemente leggermente oliati per facilitare l'estrazione del timballetto dallo stampo. Riempita poi la forma per metà con i bucatini, aggiunti dei pezzetti di mozzarella tagliata a dadini, abbiamo "chiuso" il tutto con degli altri bucatini fino al riempimento della forma che, una volta raffreddata, abbiamo sigillato con della pellicola trasparente. Una volta riempiti tutti gli stampi, li abbiamo messi in frigorifero fino al pomeriggio dopo (in realtà basterebbero 4 ore, ma noi le abbiamo lasciate per un giorno intero ).
Dopo aver estratto i timballi dagli stampi (facendo molta attenzione !!!!), li ho immersi nei bianchi d'uovo battuti e poi nel pangrattato. Una volta che l'olio, versato in una padella abbastanza alta da contenere i timballetti "in piedi", si è scaldato ben bene (molto bene....), abbiamo "immerso" le crostatine una ad una, dopodiché, a doratura ultimata, le abbiamo "estratte" e adagiate in un piatto "foderato" con carta assorbente per far perdere l'olio in eccesso. Et voilà !!!!
Andrebbero servite calde... se avete ancora le forze per mangiare dopo questa faticaccia !!!... naturalmente siamo riusciti a mangiarne una ciascuno, a regalarne alcune e ad avere il pranzo anche per il giorno dopo !!! e buon appetito !!!

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