lunedì 27 dicembre 2010

Felice nuovo anno a tutti !


Anche il 2010 è quasi finito... e per tutti coloro che si accingono a cucinare per festeggiare in casa con amici e parenti, voglio suggerire questa semplice e gustosa ricetta con il caloroso augurio che il 2011 porti a tutti tanta felicità e maggiori soddisfazioni !

Ingredienti per la pasta:
gr. 300 di farina 00
2 uova
150 gr di burro
un cucchiaio e mezzo di zucchero
un pizzico di sale

Mescolare il tutto in una terrina, amalgamando bene; poi, far riposare l'impasto per circa 30 minuti.

Ingredienti per il ripieno:
400 gr di ricotta
1 uovo
50 gr di salame, 50 gr di pancetta e 50 gr di prosciutto cotto

Un volta pronto l'impasto ,oliata e infarina ben bene la teglia, vi si stende dentro l'impasto, lasciandone a parte una certa quantità da usare alla fine come copertura. Quindi si aggiunge il ripieno precentemente amalgamato e si copre decorando a piacere la superficie della torta. Si inforna (con il forno ancora freddo) e si cuoce a 150° per circa 1 ora.

Il risultato sarà una torta rustica con l'impasto leggermente salato...e auguro a tutti buon appetito !

mercoledì 1 dicembre 2010

Il frittatone



" Questa sera faccio il frittatone " E' così che, simpaticamente, mi piace chiamare la frittata. La frittata è buona, è un cibo semplice, è genuina, bisogna cucinarla e rivalutare questo piatto economico e velocissimo da preparare. Io la faccio così:


Ingredienti per 2 persone

4 uova
sale e pepe q.b.
parmigiano grattuggiato



Bisogna prendere una terrina ampia per sbattere agevolmente le uova con il sale e il pepe; dopo qualche minuto io aggiungo un paio di cucchiai di parmigiano grattuggiato. Nel frattempo si scalda in una padella ampia un po' di olio ( io ho acquistato una padella con l'interno di ceramica e così basta metterci anche solo un po' di acqua, risparmiando qualche caloria.... ).
La frittata va cotta lentamente, all'inizio con il coperchio per 5 minuti , poi senza coperchio; successivamente, io la divido in 4 parti per poterla girare meglio e farla cuocere così ugualmente da ambo i lati . A noi piace soffice e morbida, ma ben cotta... Una variante appetitosa può essere l'aggiunta di mozzarella a tocchetti nella terrina, realizzando in tal modo quella che a Napoli viene chiamata Filoche. Et voilà !!!! buon appetito !

lunedì 29 novembre 2010

Risotto con i funghi



Non vi è mai venuta una voglia di risotto con i funghi??? A noi si, e così... l'abbiamo sodisfatta!!! Il risotto, però, ho deciso di farlo integrale e così ho fatto:

Ingredinti:
300 gr. di riso integrale
20 gr. di funghi secchi
1 piccola cipolla
brodo di carne
1 bicchiere di vino bianco Vermentino di Gallura
3/4 cucchiai di olio extra vergine di oliva
sale e pepe q.b.
parmigiano q.b.



Per il brodo ho riutilizzato il sugo dell'arrosto che ho fatto la sera prima, l'ho allungato con 2 litri di acqua e l'ho fatto scaldare. Ho soffritto la cipolla, poi ho aggiunto il riso e ho fatto dorare anche questo insieme ai funghi precedentemente ammollati e strizzati. Dopo aver fatto dorare il tutto, ho sfumato il vino e infine ho iniziato la cottura vera e propria aggiungendo il brodo un mestolo per volta. La cottura del riso integrale è più lunga rispetto a quella del riso raffinato ( che cuoce in circa 20/30 minuti): ahimè, ho girato e aggiunto brodo per circa 1 ora !!! Il risultato è stato però più che soddisfacente !!! Niente da dire, un vero e proprio pranzo invernale, con tanto di neve a fare da contorno...

venerdì 5 novembre 2010

Babà rustico di zia Luciana



"Ah il babà rustico di zia Luciana..." questa frase l'ho sentita più d'una volta ripetere da mio marito ricordando la squisitezza di questa briosciona rustica cucinata dalla zia. Siamo riusciti ad avere la ricetta originale e ho provato a cucinare questa bontà.

Ingredienti:
1\2 kg di farina bianca
150 gr. di margarina
50 gr. di lievito di birra fresco
4 uova intere
1 bicchiere di latte tiepido

,

PER IL RIPIENO
50 gr. di parmigiano grattugiato
50 gr. di fontina
50 gr. di provolone piccante
50 gr. di prosciutto crudo
50 gr. di salame napoletano

Mettere la farina in una terrina, unirvi la margarina liquefatta, le uova intere, il lievito sciolto nel bicchiere di latte tiepido e un pizzico di sale. Battere il tutto con una frusta per circa 15 minuti. Unire, poi, il salame, il prosciutto crudo, il provolone e la fontina (tutti tagliati a dadini) e il parmigiano grattugiato.



Battete ancora un po' per amalgamare bene il tutto, versare la pasta lavorata in una teglia precedentemente unta con la margarina e infarinata, quindi fare crescere. In seguito infornare a fuoco moderato (160°) per circa 40/60 minuti.
Il risultato è stato soddisfacente: certo il mio era un confronto impari , ma mio marito mi detto che era di buon livello... e anche gli amici che lo hanno assaggiato, perciò aguro a tutti coloro che vorranno provarlo un buon appetito !

domenica 3 ottobre 2010

W LA VERA CUCINA ITALIANA ! Parte 2^


Una cosa incredibile l'ho vista sulle Tv locali in Austria quest'estate:
nei programmi culinari spesso parlano della "nostra" cucina e preparano i "nostri" piatti, dicono loro... in realtà non è cosi: cambiano in peggio le nostre ricette originali (pasta all'arrabbiata, amatriciana, carbonara, lasagna, ecc.) e le "spacciano" per made in Italy !!!
Ma dico io: visto che ci sono le Tv, le riviste e i siti internet, perchè non vanno ad informarsi seriamente prima di massacrare quello che facciamo noi???
Sono del tutto convinta che dovremmo difenderci da questa brutalizzazione della nostra tavola e che qualcosa sia necessario fare per fermare questo scempio. Ho visto con i miei occhi cucinare le " lasagne all'italiana" ( ...e già mi chiedevo: ma esistono lasagne non italiane???? ) preparate così: il sugo /ragù fatto con carne macinata di varia natura e con passata di pomodoro, sale, origano ecc... la pasta delle lasagne consisteva in un ammasso di taglatelle scotte messe come base in una teglia e ricoperte dalla colata di sugo e , per finire, una bella manciata di formaggio a pezzetti di colore giallo ( peraltro non si è nemmeno capito che formaggio fosse, tipo cheddar...), ...et voilà le lasagne all'italiana sono ( per loro ) servite !
E' stata una cosa orrida: mentre le assaggiavano tutti contenti gridavano: ummm !!!
Tra l'orrore e le risate con mio marito ci siamo chiesti:
A) sono mai venuti in Italia?
B) ci sono parecchi cuochi italiani in Austria, ma non hanno visto e protestato per quella trasmissione???
C) se fanno tante trasmissioni che parlano della nostra cucina e vi sono tanti cuochi nostrani, perchè non fanno le cose con il giusto criterio???

Difendiamo la vera cucina italiana anche rifiutandoci di passare sopra a questi orrori, più che errori; se hanno una loro cucina (e se la conoscono...) cucinino la loro, la nostra o la imparano per bene o possono tranquillamente astenersi dallo spacciare orribili intrugli per delikatessen italiane.
Nel nostro paese abbiamo varie " cose " brutte o che non funzionano, ma la cucina ( come l'arte, la natura, la moda...) è una cosa bella: diffondiamola nel modo giusto !!!
Quindi dico ancora una volta: W LA VERA CUCINA ITALIANA di tutte le nostre regioni, abbiamo una grande varietà di prodotti, genuinità e fantasia in abbodanza che tutti i Popoli ci invidiano, manteniamola e diffondiamola nel migliore dei modi!

Il Bloggatore

Ho trovato un'interessante sito che si chiama IL BLOGGATORE. Visitatelo, è ben fatto, pieno di ricette, curiosità e tante tante golosità, a me è piaciuto molto. Ah, dimenticavo, troverete anche le nostre ricette insieme a quelle di tanti altri amici che hanno la nostra stessa passione. E allora, cliccate su

http://cucina.ilbloggatore.com/

o sul link presente in questo blog e... buon appetito e tutti !!!

venerdì 27 agosto 2010

W LA VERA CUCINA ITALIANA ! Parte1^


Lo so, forse non dovevamo fare come " i soliti italiani all'estero " ma la disperazione è stata davvero molto forte !
Quest'estate siamo andati in vacanza in Austria, paese molto bello, natura intatta e rigogliosa, alberi, cascate e mucche dappertutto ( o quasi ) ma... la cucina non si avvicina minimamente alla fantasia e alla qualità della nostra. Ok , mentre si è in viaggio all'estero ci si deve adeguare agli usi locali e provare un po' tutto... ma a tutto c'è un limite : dopo una settimana di cremesuppe ( che odoravano fortemente di aglio...), prosciuttelle di vari colori ma dal sapore simile e tutte le carni ( cucinate in vari modi ) accompagnate da qualche salsa dolce ai mirtilli o alla mela cotta...è a questo punto che un buongustaio cade nella affannosa ricerca di un ristorante italino all'estero. A dire il vero ne abbiamo trovati due, uno a Salisburgo e uno a Mautendorf. Il primo si chiama " Da Alberto " e si trova in una traversa dietro il parco Mirabel, praticamente al centro: qui abbiamo mangiato una pizza e un piatto di gnocchi alla sorrentina, buoni, come mediamente si possono trovare anche nel nord Italia, il prezzo non era esorbitante. Il secondo si chiama " O sole mio " e si trova al centro di Mautendorf, un piccolo e graziosissimo paesino dominato da un'antica fortezza medievale ( che abbiamo faticosamente visitato ): ci siamo seduti e subito ci hanno accolto con molta gentilezza due italiani doc. La lista del menù è davvero molto varia sia nei primi che nei secondi piatti, per cui, nell'imbarazzo della scelta ci siamo fatti consigliare dal cuoco: lasagne !!!! All'arrivo del primo piatto, ci siamo resi conto di aver sbagliato ad ordinare anche il secondo piatto: le lasagne erano davvero un piatto molto abbondante ! Buonissime è dir poco, raramente , persino in Italia, le abbiamo mangiate tanto buone !!! Il secondo era pollo al mattone, anche questo davvero buono ma, ormai appagati dalle lasagne,lo abbiamo gustato poco. Ecco finalmente soddisfatta la nostra voglia di cibo genuino, ottimamente cucinato !!!

giovedì 26 agosto 2010

Insalata rusticona


Un insalata rusticona è facile da fare , molto saporita e fresca : ideale in questa stagione ancora tanto calda per chi non ha moltissima voglia di accendere i fornelli.

Ingredienti:
misticanza gr. 400
pomodori secchi sott'olio gr. 100
melanzane sottolio gr. 100
olio extravergine d'oliva q.b.
sale q.b.

E' facilissimo prepararla, bisogna lavare molto bene l'insalata e unirvi pomodori e melanzane...velocissima...e buon appetito !!!

martedì 11 maggio 2010

Sartù di riso




La prima volta l'ho assaggiato al compleanno di mio cognato... e da quel giorno è maturata l'idea di provare a rifarlo!!! Il lavoro di preparazione non è indifferente, ecco gli ingredienti:

kg 1 di riso arborio
450 gr di carne di manzo macinata
300 gr di piselli finissimi
300 gr di salsiccia a punta di coltello
350 gr di mozzarella
ml. 750 di passata di pomodoro
battutino ( di carote, sedano e cipolle)
olio extravergine di oliva
gr. 200 di grana padano grattuggiato
pan grattato q.b.
vino Nero D'Avola 1 bicchiere
burro
sale, pepe q.b.

Dopo aver soffritto il battutino in 3 cucchiai d'olio, ho aggiunto il manzo e la salsiccia sbriciolata in modo da farli rosolare, curandomi di non far formare grumi di carne, poi ho sfumato il vino e, una volta raggiunta la doratura del composto, ho aggiunto i piselli , la passata di pomodoro, sale e pepe ed ho completato la cottura a fuoco basso. A parte ho cotto il riso scolandolo qualche minuto prima del dovuto ed aggiungendovi parte del sugo (la parte rimanente del sugo l'ho conservata per il ripieno).
Ho imburrato uno stampo e l'ho ricoperto con del pangrattato, poi ho fatto uno strato di riso spingendolo sulle pareti dello stampo per avere un canale in cui ho messo il sugo rimasto, la mozzarella a dadini, il formaggio grattuggiato e, infine, ho terminato con il riso avanzato cospargendo il tutto con il pangrattato. Il forno l'ho preriscaldato a 180° e ho cotto il sartù per circa 30 minuti. Ho preparato vari piccoli sartù monoporzione come assaggio per parenti e amici, e uno più grande per noi: una volta tolti dal forno, li ho lasciati raffreddare per circa 10/15 minuti prima di servirli, in modo da ottenere delle fette compatte. Il risultato è stato soddisfacente, i complimenti ( a dire la verità ) sono stati copiosi... a noi è piaciuta questa variante senza frattaglie e a tuti gli altri che vorranno provarla auguriamo... buon appetito!

lunedì 3 maggio 2010

Il "mio" timballo di pasta al forno




Per questo timballo ho "sfruttato" l'idea del ragù usato per il sartu' di riso ma con una variante : il vino.

Ricetta per 6 persone:
gr. 500 di penne rigate
gr. 450 di carne macinata di vitello
ml. 250 di passata di pomodoro
battutino ( di carote, sedano e cipolle)
olio extravergine di oliva
gr. 200 di grana padano grattuggiato
gr. 150 di mozzarella
pan grattato q.b.
vino Mateus 1 bicchiere
vino Nero D'Avola 1 bicchiere
burro per imburrare
sale, pepe q.b.

Per la preparazione del ragù: ho versato in una padella 2/3 cucchiai di olio ed ho aggiunto un battutino di carote, sedano e cipolla; una volta dorato ho aggiunto metà della carne facendo attenzione a non far formare grumi ma rompendola, di tanto in tanto, con un cucchiaio di legno. Dorata anche la carne, ho sfumato il tutto con il Nero D'Avola, ho aggiunto sale e pepe ed ho abbassato la fiamma fino a fine cottura.
In un'altra padella ho iniziato lo stesso procedimento (sfumando, però, con il Mateus), poi ho aggiunto la passata di pomodoro, sale e pepe. Anche in questo caso ho abbassato la fiamma per finire la cottura. Nel frattempo, ho portato la pasta a metà cottura, ho unito i due sughi e ne ho mescolato una piccola quantità con la pasta, aggiungendo anche con un po' di formaggio grattuggiato, mentre il resto l'ho conservato per condire direttamente il timballo. Ho imburrato una pirofila e l'ho "rivestita" di pane grattuggiato; poi ho aggiunto uno strato di pasta già condita , al centro ho versato il sugo rimasto, la mozzarella a pezzi, un altro po' di formaggio grattuggiato, ho "chiuso" il tutto con la pasta rimanente e l'ho cosparso di pane grattuggiato misto al formaggio rimasto. Nel forno, preriscaldato a 180°, ho lasciato la teglia per circa 45 minuti...et voilà, ho servito il mio timballo di pasta al forno... provatela e fatemi sapere se vi è piaciuta, ma sopprattutto : buon appetito !

venerdì 23 aprile 2010

La torta fatta col "cuore"...


Per festeggiare il compleanno di mio marito, quest'anno ho deciso che la torta l'avrei fatta io ! Così è stato: mi sono messa all'opera e con la ricetta di mia suocera ( spesso le ricette di famiglia sono le migliori! )e un tocco di fantasia ho cominciato.

Ricetta Originale di mia suocera:
gr 300 di farina tipo 00
gr 300 di zucchero
3 uova intere
1 tazzina di oltio extravergine di oliva
1/2 limone spremuto
1 bustina di lievito vanigliato per dolci
1 bicchiere di latte
Variante apportata :
gocce di cioccolato fondente gr 50
burro q.b. per inburrare gli stampi.
Ingredienti per la crema:
2 tuorli d'uovo
gr 50 di zucchero
gr 15 di farina
1/4 di litro di latte
poca vaniglia
la buccia grattuggiata di mezzo limone

In una ciotola capiente ho mescolato farina, zucchero, lievito e, dopo aver mescolato il tutto, ho aggiunto le uova, l'olio e il latte e ho ricominciato a mescolare fino ad amalgamare bene tutti gli ingredienti. Ho imburrato bene i due stampi a forma di cuore e vi ho versato il composto; una volta pronte, prima di infornarle, ho aggiunto le gocce di cioccolato.
Il forno deve essere già caldo alla temperatura di circa 150° e la torta deve cuocere per circa 45 minuti.
Prima di toglierla dal forno, ho controllato con uno stuzzicadenti ( vecchio ma pur sempre efficace metodo di verifica della cottura torte...) . Nel frattempo ho preparato la crema pasticciera , poca, da utilizzare per la copertura del cuore. Le gocce di cioccolato si sono adagiate alla base della torta fino a formare quasi un piccolo strato di cioccolato. Il risultato ( a dire di mio marito e dei miei genitori) è stato buono...e per una persona che non è avvezza a preparare torte è stato davvero un bellissimo complimento !!! Provatela, è l'ideale per una fine pranzo non molto impegnativa ( nella presentazione ) o anche per una merenda.

sabato 10 aprile 2010

Pasqua friulana ( parte seconda )



Anche a pasquetta siamo stati rapiti dai sapori e dal clima friulano; abbiamo prenotato il pranzo in un fantastico locale a pochi minuti dal centro di Gorizia.
Vogric è un bel ristorante luminoso, sulle colline di San Floriano ( a 2 minuti da Gorizia )si affaccia su di una distesa di vigneti e frutteti; la zona è molto rilassante, l'aria buona e tutto da' una sensazione di tranquillità. Abbiamo già mangiato altre 2 volte in questa trattoria e siamo stati felicissimi di ritornarci per Pasquetta. Menu alla carta, quindi ci siamo tutti sbizzarriti poiché la lista è varia e la cucina tipica è slovena, italiana e austriaca: dall'ottimo prosciutto crudo di San Daniele come antipasto, crepes o pasticcio come primi, grigliate per secondo e contorni cotti o crudi , tipiche sono le patate in tecia, fino ad arrivare ai dolci tutti buonissimi ma una menzione particolare la merita senz'altro il millefoglie alla crema pasticcera. Non tutti abbiamo consumato un pranzo completo, ma in realtà le porzioni sono talmente abbondanti che un primo piatto diviso in 2 non è scarso affatto! Io ho mangiato del crudo come antipasto ( dolce al punto giusto ), come primo ho chiesto delle crespelle che ho condiviso con mia cognata e come secondo non mi sono fatta mancare il cosciotto d'agnello: tutto buonissimo. Il dolce ( già da noi ben apprezzato ) ce lo siamo fatto incartare e lo abbiamo mangiato a cena! Una cosa che ho scoperto girando è che solo in Lombardia si formalizzano se chiedi di portare a casa quello che non vuoi consumare nel locale: in Friuli sono organizzatissimi ( dalla trattoria, al ristorante, al pub )con teglie di varie misure e ti spiegano anche come si riscaldano i cibi per gustarli al meglio !!! Il vino era davvero ottimo, inutile dirlo, e il conto non ci ha preoccupato minimamente ( visti i precedenti), il locale è molto grazioso, le cameriere sono molto gentili e solerti, la cucina è ottima...cosa aspettate ad andarci ???...e buon appetito !

P.S. Per chi fosse interessato ad " approfondire " lascio in calce l'indirizzo del sito internet del locale: www.vogric.it

martedì 6 aprile 2010

Pasqua nella terra dei Furlan...o quasi... ( parte prima )




Per trascorrere le vacanze Pasquali, come sempre, siamo andati dai miei suoceri (e dai miei cognati) a Gorizia.

In questi giorni di festa la temperatura è stata più mite del previsto ( per fortuna... ) in Friuli Venezia Giulia ( la terra " dei Furlan " ). Per la Pasqua siamo andati a pranzo a Udine, ma, contrariamente alle usanze locali, il pranzo era tipico napoletano: anche con queste feste la tradizione è stata rispettata !!! Siamo andati in un bel ristorantino un po' fuori mano: il menù è stato il seguente:

Antipasto
Fritto misto napoletano , fellata mista ( vassoio di affettato e formaggi tipici campani : salame, capicollo, caciocavallo fresco, ricotta salata e uova sode ), casatiello
Primi piatti
Fagottino melanzane e provola di bufala campana,
Risotto ai carciofi con speck
Secondi piatti
arrosticini di agnello e patate rustiche

Sorbetto al limone di Sorrento

Dolce
Pastiera napoletana

Vini

Falanghina di Sorrento

Inutile dilungarsi sul fatto che il pranzo è stato davvero ottimo e molto genuino; l'affettato con i formaggi e il fritto misto hanno meritato il bis... e anche i primi piatti sono stati "degustati" più volte... La pastiera era buona e fresca, per non parlare della Falanghina di Sorrento che ha degnamente accompagnato tutte le portate... Il prezzo? un affarone: € 30 bevande comprese !!!
Il ristorante "incriminato" (per attentato alla linea...) si chiama " Il Pinguino " .

La giornata si è conclusa con le uova di cioccolato insieme ad una fantastica pastiera che ha preparato mio nipote: davvero buonissima, bravo Cris !!!




mercoledì 24 marzo 2010

La crostatina di pasta




...questa è stata un altra bella scoperta fatta a Napoli : la crostatina di pasta (alias timballo) che, insieme alla frittatina, sempre di pasta, è tra le specialità napoletane, forse la mia preferita (anche se insieme ad altre cosette...). Abbiamo preparato la crostatina tra sabato e domenica perchè la pasta necessitava di "riposo".
Ricetta:
500 gr di bucatini
350 gr di carne macinata di vitello o manzo
4/5 cucchiai di olio extravergine di oliva
carota, cipolla e sedano per il battutino
200 gr pisellini finissimi ( anche surgelati )
200 gr di mozzarella
100 gr di grana padano
passata di pomodoro
6 uova ( solo il bianco )
sale, pepe
olio per friggere in abbondanza (1.5 lt circa)

Per prima cosa abbiamo soffritto il battutino nell'olio, poi abbiamo aggiunto la carne macinata facendo attenzione a non far formare dei grumi, fino alla completa "doratura"; a questo punto abbiamo aggiunto i piselli e poi la passata di pomodoro, il sale e il pepe.
In una pentola abbiamo cotto la pasta (precedentemente spezzata a metà); giunti a metà cottura,
abbiamo aggiunto il sugo, mescolato ben bene insieme al grana e preparato gli stampi, precedentemente leggermente oliati per facilitare l'estrazione del timballetto dallo stampo. Riempita poi la forma per metà con i bucatini, aggiunti dei pezzetti di mozzarella tagliata a dadini, abbiamo "chiuso" il tutto con degli altri bucatini fino al riempimento della forma che, una volta raffreddata, abbiamo sigillato con della pellicola trasparente. Una volta riempiti tutti gli stampi, li abbiamo messi in frigorifero fino al pomeriggio dopo (in realtà basterebbero 4 ore, ma noi le abbiamo lasciate per un giorno intero ).
Dopo aver estratto i timballi dagli stampi (facendo molta attenzione !!!!), li ho immersi nei bianchi d'uovo battuti e poi nel pangrattato. Una volta che l'olio, versato in una padella abbastanza alta da contenere i timballetti "in piedi", si è scaldato ben bene (molto bene....), abbiamo "immerso" le crostatine una ad una, dopodiché, a doratura ultimata, le abbiamo "estratte" e adagiate in un piatto "foderato" con carta assorbente per far perdere l'olio in eccesso. Et voilà !!!!
Andrebbero servite calde... se avete ancora le forze per mangiare dopo questa faticaccia !!!... naturalmente siamo riusciti a mangiarne una ciascuno, a regalarne alcune e ad avere il pranzo anche per il giorno dopo !!! e buon appetito !!!

domenica 14 marzo 2010

...che domenica "bestiale"...




Oggi siamo andati a festeggiare compleanno e onomastico di mio cognato e del mio nipotino . Siamo andati a pranzare alla " Favorita ", agriturismo da noi già "visitato" circa 13 anni fa ed entrato nella leggenda della nostra famiglia come il più abbondante nonchè buon locale di tal genere mai "gustato" prima... Comincio subito col dire che, per me, i salumi emiliani sono tra i più buoni in Italia e perciò andare nel piacentino, patria di un'ottima coppa ( e non solo ), è stato come farmi un gran regalo stuzzicante. La Favorita è un bellissimo posto sulle colline piacentine, non lontano da Grazzano Visconti, con una fantastica vista che circonda tutta la fattoria. Oggi abbiamo trovato la neve ( come 13 anni fa'...incredibile! ) ma il clima è stato delizioso, temperatura calda al punto giusto (e dopo tanta neve, ci voleva...) cosicché all'esterno ci siamo potuti accomodare su delle belle sedie a crogiolarci sotto il sole.
Ma veniamo al menu
Antipasto: lardo, coppa, pancetta, salame, chissolino fritto e tortina salata di verdure
Primi piatti : Crespelle al prosciutto con sugo di funghi, Pisarei e fasoi ( tipici emiliani), tortelli ricotta e spinaci , tagliatelle ai funghi
Secondi piatti: Stinco di maiale o di manzo, faraona arrosto, anatra arrosto, rost-beef all'inglese, carpaccio
Contorni: verdure miste, patate e polenta, spiedino di peperoni-pomodori e finocchi
Dolci: Mattonella di torrone affogata nel cioccolato caldo, pasticceria mignon assortita, bicchierini con tiramisù . Caffè, Ammazzacaffè....

L'antipasto era davvero buono e abbondante; con i primi abbiamo fatto il bis di tortelli e pisarei e fasoi e poi il solerte cameriere ci ha proposto un assaggio di crespelle: si poteva mai rifiutare cotanta cortesia ??? No di certo !!! e giù 4 crespelle per uno, tanto per gradire... A questo punto del pranzo avrei potuto tranquillamente bere un caffettino ed andare barcollando verso l'uscita, alla ricerca di una boccata di aria rigeneratrice, ma poi il cameriere ci ha elencato i secondi... e così abbiamo optato per un piatto misto di arrosti ( manzo, faraona ed anatra ): buonissimi !!! i contorni, lo ammetto, sono avanzati: non ce la facevamo più!... ma dovevamo conservare uno spazio per il dolce, ben memori, dall'esperienza precedente, di ciò che ci attendeva: la mattonella di semifreddo al torrone con annessa la brocca di ciaccolata calda da versare a cascata sul dolce... è un'esperienza davvero sublime, da provare assolutamente! Inutile negare: aspettavo la mattonella da troppi anni per rinunciarvi !!! Il caffè finale è una consolazione, caldo e forte aiuta a digerire e a riscaldare lo stomaco. Per finire ci hanno portato una bottiglia di limoncello e un'altra di un altro liquore ( credo alla liquirizia, non l'ho assaggiato... ) entrambi ghiacciati e da cui poter bere a volontà. Durante tutto il "pranzetto" non sono mai mancati acqua e vino rosso che i solerti camerieri hanno sempre provveduto a portare velocemente, nonostante avessero numerose persone da servire ai tavoli ( tutti occupati ). Devo davvero dire che, oltre all'abbondante buon cibo, il locale rustico e grazioso insieme, la cortesia e il bel paesaggio fanno davvero venir voglia di ritornarci. Lo consiglio di cuore per stare in compagnia, fare una bella mangiata e passare una giornata fuori porta; unica avvertenza: si deve prenotare con largo anticipo...almeno 2/3 settimane prima, poiché hanno sempre una enorme fila di prenotazioni ! Andateci almeno una volta nella vita, ben digiuni, e ...buon appetito !

P.S. per chi vuole, può visitare il sito internet del locale

www.agriturismolafavorita.it

martedì 9 marzo 2010

Il Brasato


Eh sì, ora tocca ad una ricetta nordica alquanto famosa ( tra le nostre ricette ) e molto apprezzata da chi l' ha provata. Il brasato è un modo per cucinare la carne che necessità di una lunga cottura: in precedenza la carne viene marinata ponendola in una terrina abbastanza grande da poterla contenere comodamente e ricoprendola con il vino scelto per la marinatura. Io preferisco un buon vino, non sono affatto dell'opinione che per cucinare possa andare bene anche un vinello nel cartone ( .. e non voglio fare nomi...) e uno dei migliori vini - lo so che è un po' banale da consigliare - è il barolo, vino caro ma che fa la differenza.

Ricetta per 6 persone
1kg circa di manzo ( scamone o parte poco grassa )
50 gr di burro
3/4 cucchiai di olio extravergine di oliva
50 gr di grasso di prosciutto crudo
sale

Per la marinata:
1 bottiglia di Barolo
2 cipolle
2 carote
1 costa di sedano, alloro,salvia, sale e pepe nero in grani

Preaparate la marinata coprendo la carne ( precedentemente legata con spago da cucina ) con il Barolo e aggiungendo il sedano, le cipolle e le carote tagliate a tocchetti, qualche foglia di alloro e salvia, qualche grano di pepe e un pizzico di sale. La carne deve marinare almeno 7/8 ore; poi si asciuga e si fa rosolare da tutti i lati nel grasso sciolto con il burro e l'olio. Una volta rosolata la carne, si aggiunge il vino con le verdure e si fa cuocere a fuoco basso e con il coperchio per circa un'ora e mezzo, dopodichè si può verificare il livello di cottura con il metodo della forchetta: una bella infilzata e via !!! A proposito, c'è chi trita tutta la salsa creando una vera e propria passata, ma a me personalmente piace così, nature, con la salsa non passata e i pezzetti di verdure ancora ben in vista.
Quando la carne è ben cotta, ma non ancora fredda, si toglie lo spago e si taglia a fette di circa 1/2 cm l'una per poi riporle nuovamente nel tegame per pochi minuti per insaporirsi nella salsa. Una volta terminato il tutto, disponete la carne nel piatto da portata, versandovi sopra parte del condimento (la restante parte la potrete servire in una salsiera ad uso e condumo degli ospiti).
Come accompagnamento , naturalmente, il Barolo è davvero l'ideale ! ...e buon appetito !!!!!!

martedì 2 marzo 2010

La fine di Febbraio



Sì, è già marzo...ed è davvero un bel mese per vari motivi, ma anche febbraio è finito " alla grande ", con l'addio al carnevale e l'inizio della quaresima. Troppo banale come scusa per una mega mangiata a base di carne, vero????... ok, lo ammetto: è una scusa! Lo scorso week-end siamo andati in Friuli Venezia Giulia, patria del buon vino ( sopprattutto bianco ) e anche delle porzioni abbondanti. Ho sempre, ingenuamente, pensato che porzioni grandissime si potessero trovare più che altro nella cucina contadina o al sud; ebbene il ristorante di domenica era nel nord-est, la cucina era tipica locale e le porzioni erano da... omicidio !!!
Abbiamo cominciato con un antipasto, nel senso che era uno di numero, un affettato misto con sottaceti e formaggio ma tanto grande da dividerlo in 9 !!!
L'arrivo del "primo" ci ha fiaccato tutti: caramelle alle erbette, crespelle ai funghi, ravioloni alla carne, tutti in quantità industriale; poi sono arrivati i "secondi", tutti compresi di abbondanti contorni: mia suocera ha ordinato un nodino di vitello e quando è arrivato siamo scoppiati tutti a ridere: 700 gr di carne !!! ..e se avesse ordinato una costata ??? Le avrebbero portato 2 kg di carne ??? Naturalmente tutti i piatti erano delle stesse proporzioni, esagerate. Io ho ordinato delle costolette di angello, sapete quanto sono piccole e saporite, ma non sapete che a me le hanno portate saporite e giganti !!! ...insomma: acqua, vino, caffè e un paio di dolci e il conto è stato di € 25 a testa!!! Il ristorante si chiama " Ostaria da Bepi Meo " a San Canzian d'Isonzo ( GO )e se vi trovate in zona la consiglio davvero!

giovedì 25 febbraio 2010

Giovedì : gnocchi !



Giovedì gnocchi! Chissà se nel resto del mondo esiste un detto simile....beh, in realtà la volta degli gnocchi non è stato un giovedì ( che essendo lavorativo non ci avrebbe permesso di prepararli..) ma una domenica....e che domenica!!!
Era l'ormai lontano 2006, la domenica di maggio dedicata alla festa della mamma e , appunto per festeggiare la mia di mamma, abbiamo pensato di preparare gli gnocchi alla sorrentina per il pranzo. Bollite e pelate le patate di buon ora, le abbiamo ( ...cioè lui..) schiacciate e siamo quindi passati all'impasto con il sale e la farina. La prima parte è faticosa, anche se semplice, ma quando siamo arrivati al taglio degli gnocchi...ci siamo resi conto di averne fatti in quantità davvero esagerata! Le braccia e le mani erano talmente indolenzite che l'ultimo "pezzo" di impasto lo abbiamo buttato per non doverne più preparare...
Abbiamo messo l'acqua a bollire e ci siamo un po' riposati; mentre cuoceva la salsa di pomodoro (rigorosamente preparata con il basilico fresco), abbiamo "calato" gli gnocchi nell'acqua e, a cottura avvenuta (cioè qunado hammo iniziato a galleggiare sull'acqua di cottura), li abbiamo scolati e amalgati con la salsa ormai pronta.
Intanto abbiamo scaldato il forno perchè l'idea di mio marito era id farli al tegamino: non ci bastava farli solo in padella , al tegamino sono davvero il massimo! Si versa sul fondo di ciascun tegamino un po' di salsa di pomodoro, poi si aggiungono gnocchi, mozzarella, parmigiano e si copre il tutto con altra salsa di pomodoro. Il tutto viene ripetuto fino a riempire il tegamino; tocco finale una bella "copertura" di parmigiano che farà a fine cottura una bella "crosticina" dorata sul nostro tegamino....
Le porzioni erano un tantino "enormi", doveva essere un piatto unico, ma sono diventati un piatto unico un po' abbondante !
Beh, sono piaciuti a tutti e questa è stata la nostra soddisfazione e il compenso per la fatica fatta: ora ho capito perchè le mie nonne non li hanno mai preparati tanto spesso! Eppure gli gnocchi, dalle nostre parti, sono ancora poco apprezzati e senz'altro sottovalutati sia per la loro indubbia bontà che per la varietà di piatti che si possono preparare:
Gnocchi alla sorrentina
Gnocchi al burro versato
Gnocchi al burro e salvia
Gnocchi al pesto
Gnocchi al ragù ( di carne di vitello, cinghiale, cervo, ecc. )
Gnocchi in salsa di pomodoro
Gnocchi con la provola
Gnocchi allo zafferano
Gnocchi di zucca
Canederli ( che sono queli trentini fatti anche con il pane )
Gnocchi ceci e vongole
Chicche del nonno ( che sono più piccoli )
..e chi più ne ha più ne metta!!!

martedì 23 febbraio 2010

E' iniziata la settimana...

Il martedì non è poi tanto un brutto giorno (anche se pensi che ti mancano ancora 3 giorni alla fine della settimana), ma diventa immediatamente migliore se mangi una cosa buona. Eh si, buono come delle tagliatelle ai funghi saltati in padella.

Ricetta per 2 persone :
tagliatelle gr 250
funghi ( se si è di fretta, vanno bene anche quelli surgelati ) gr 350
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
aglio
sale e pepe q.b.
grana padano o parmiggiano reggiano

Fate bollire l'acqua per la pasta e nel frattempo fate saltare per circa 15 min. i funghi con aglio e olio nella padella antiaderente ( quella smaltata con la porcellana permette di ridurre al minimo l'olio !!! ).
Alla fine della cottura, salate e pepate prima di unire la pasta al condimento per amalgamare il tutto con l'amido della pasta.
Spolverate di formaggio e mescolate ben bene et voilà: la cena è pronta !!!!

Il piatto non è per nulla complicato e non è nemmeno pesante ( se si esclude quel leggero "aroma" di aglio.... ma non si può avere tutto ) e siccome è davvero buono, lo consiglio vivamente !

P.S. Io non amo particolarmente il prezzemolo , ma in questo piatto andrebbe aggiunto sminuzzato a fine cottura, ma ad ognuno la sua scelta... e buon appetito !

domenica 21 febbraio 2010

domenica è sempre domenica


Oggi sono riuscita a creare questo blog perciò la domenica non è stata inoperosa. Germano ha cucinato pasta e patate, una interessante e leggera variante con le orecchiette con pochi pomodorini . Pasta e patate è un must della cucina partenopea che io, da lombarda doc, non conoscevo ma che mio marito mi ha insegnato ad amare. Ho sempre associato le patate al fritto, allo spezzatino , alla minestra con le patate che si fa d'inverno, ma la pasta !!!!! quella da noi non si fa... e il piacere di scopriere questa delicatezza e cremosità nella patata cotta con la pasta è unico !!!